Libano: Sequestrate 25 tonnellate di Hashish

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E’ il sequestro più importante mai realizzato dalla polizia libanese. Sabato scorso sono stati intercettati ben 25 tonnellate di Cannabis nel porto di Beirut. Una disgrazia supplementare per i consumatori di tutta Europa già colpiti da una penuria di materia prima sempre più diffusa.

L’informazione precisa al grammo, siete su Le Cannabiste.

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#Libanese Rosso

E’ riconosciuto per essere uno dei migliori Hash al mondo, chi non ha mai sentito, e per i più fortunati, mai fumato del Libanese Rosso o di quello giallo? Il Libano è il terzo maggior produttore di Hashish al mondo dopo Afghanistan e Marocco secondo l’ONU.

Nonostante questa conclusione lo Stato continua la sua guerra alla bella verde, pur essendo radicata nella cultura del paese già da anni. 

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Libano Hashish
Cedro secolare del Libano Credit Pixabay

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Precisamente è nella provincia di Beeka che si concentra la maggior parte delle coltivazioni di Maria del paese. Cosi tanto che in questa zona, la Cannabis è un economia che fa vivere numerose famiglie di contadini già dai tempi degli Ottomani. Allo stesso modo ha proseguito anche sotto il protettorato francese.

“Un dunum (circa 1.000 metri quadrati) di patate costa al contadino libanese 1.500 dollari l’anno mentre per l’hashish ne costa 10. Oggi, più di 20.000 dunum sono coperti di Cannabis qui nel Beeka” dichiara il presidente del consiglio municipale di Yammouné. L’orient le jour.

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I diversi governi successivi non si sono mai impegnati a distruggere completamente i campi di Cannabis ne a sradicare del tutto il suo traffico per paura di una rivolta della popolazione.

Nel 2012 le ruspe dei militari venute per disintegrare ettari di campi furono attaccati dagli abitanti con dei lanciarazzi. La zona è pure controllata dal gruppo armato dell’ Hezbollah.

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Libano Cannabis Hashish
Lavoratore nei campi di Cannabis del Beeka Credit lorientlejour.com/

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Anzi dal 2018 lo Stato libanese è sembrato disposto a legalizzare l’uso terapeutico della Cannabis nel paese. In particolare il mese scorso veniva proposto un disegno di legge in tal senso da parte del governo attuale.

Ma l’emendamento fa tanto discutere. Infatti le licenze di produzione sarebbero riservate ai soli gruppi farmaceutici e tutti gli agricoltori attuali sarebbero esclusi dal progetto. 

#Penuria

Nell’intero anno del 2016 sono stati sequestrarti complessivamente solo 7.5 tonnellate di Hash in Libano. Si stima che il 50% della produzione nazionale di Cannabis sia destinata a l’esportazione. Perciò sono niente di meno di otto TIR che sono stati fermati nel porto di Beirut con un carico di 25 tonnellate di un Hashish di alta qualità.

⚠ Queste immagini sono di una tristezza infinita…

 

La polizia ha anche rivelato i tipi di Hash presenti con i loro nomi : “Fiore di Primavera”, “Mood di Beirut” o ancora “Kiki do you love me”. I container pieni di panette e panettoni erano destinati ad un paese africano. Sicuramente per raggiungere poi un Europa più che bisognosa in materia secondo le autorità.

In effetti in Italia ma anche in Francia abbiamo sempre più lettori che manifestano problematiche a poter acquistare il necessario. L’offerta è poca e la domanda enorme il che ha come risultato delle tariffe più elevate. A Marsiglia il prezzo all’ingrosso è passato di 2€ al grammo a 8€ nell’arco del mese di Marzo.

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In Spagna il partito Podemos ha chiesto la riapertura dei Social Club per permettere ai pazienti che usano la Cannabis di accedere ai loro trattamenti.

Invece in Italia sappiamo che il collettivo Cannabiservice si organizza per aiutare i pazienti bisognosi di Cannabis terapeutica. Infatti viene sempre di più a mancare anche nelle farmacie. Il servizio permette di ricevere le dosi necessarie e di continuare una cura spesso essenziale.

Lo diciamo da sempre, l’auto-produzione sarebbe una soluzione! 

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Inseriamo questo tweet perché ci ha fatto ridere… 😉

“Quando l’uomo delle caverne trovò l’erba, scoprì il fuoco e iniziò l’età della pietra.
Speriamo che lo stesso accada in Libano.

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Fonti : Le Parisien /// L’orient le jour /// Blog Cannabis /// MMP Connect /// Twitter

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– François Xavier Mombelli per The Blinc Group NYC–

–Le Cannabiste 2018 Tutti diritti riservati –

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Informazioni su Jean-Pierre 66 Articoli
Chief redactor and founder of the international magazine : LeCannabiste.com. I'm a blogger / Journalist specialized with Cannabis informations; I was chosen by The Blinc Group Canna-business Incubator to represent them in Europe. I Do publish quite a lot of press articles and news in both English or French about the Cannabis industry in general.