Un nuovo studio condotto dalla “New Mexico State University” su oltre 3.000 pazienti suggerisce che gli effetti del THC sul dolore e sul sonno sono di gran lunga superiori a quelli del CBD. Una serie di osservazioni che vanno a riabilitare la molecola così spesso denunciata in Italia e nel mondo.
Siete su Le Cannabiste e fin qui tutto bene.
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#Brutto Anatroccolo
In Italia, tutti hanno molta paura della Cannabis, specialmente quelli che non la usano. La Cannabis è così pericolosa per la società che qualcuno vi può svegliare all’alba a colpi di stivali direttamente a casa. Per poi essere rinchiuso e vedere tutti i vostri averi sequestrati se ne aveste fatto qualche commercio.
Alla luce del fatto che non si muore così facilmente con la Cannabis, e che sarebbe molto meno pericoloso dell’alcool (114 volte per esattezza), quest’ultimo rimane legale con un record di almeno 100 morti giornalieri nel bel paese e la bella verde illegale.
Quindi, ovviamente, la moralità repubblicana prende un colpo sul viso ogni volta che si parla pubblicamente del fatto che la Cannabis sia benefica. Il grosso problema con la Cannabis è che ora, malgrado le leggi proibitive, la si trova in ogni angolo di strada nel nostro paese. Ma di che qualità?
La si trova persino legale, viene chiamata Cannabis light o CBD e sì, è Cannabis legale perché non contiene THC o quasi niente.
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Parallelamente, si è anche affermato il ruolo essenziale del Cannabidiolo, il CBD , ma soprattutto la sua assenza di effetti psicoattivi. È diventato l’argomento di vendita numero uno di questo Cannabinoide terapeutico. Il CBD passa ovunque, il THC da nessuna parte, la dicotomia della Cannabis è in marcia.
#THC mi amor
Tuttavia il ruolo terapeutico del THC si rivela piuttosto importante e non solo per rilassare la schiena o ripristinare l’appetito. Oggi sappiamo dei suoi effetti a livello cellulare su alcune tumori ancora in vitro. Un esempio è questo studio decisamente importante condotto dalla Dottoressa Cristina Sanchez dell’Università di Madrid sul cancro al seno curato con THC.
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Un altro esempio noto sono i suoi effetti virtuosi nei meccanismi di lotta contro il glaucoma. Attualmente, si stanno studiando gli effetti del THC sui problemi di invecchiamento meccanico nel cervello e in che modo il THC potrebbe aiutare alcune persone a bilanciare il loro comportamento sociale. I suoi effetti terapeutici, sotto forma di olio, sulla pelle sembrano anche abbastanza notevoli.
Se ne parla su Le Cannabiste
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Ecco perché un preambolo così lungo a questo studio: perché dopo avervi ingannato, i media e lo stato dovranno spiegarvi di nuovo tutto. NO Il THC non è un male in sé se ben dosato. SÌ, può guarire in modo permanente molte persone. Quindi ora possiamo vedere le statistiche per questo nuovo tanto atteso studio che abbiamo trovato per voi.
#Releaf App
Questo è uno studio statistico partecipativo, gli scienziati hanno usato un’applicazione chiamata “App Releaf”. Il dispositivo ha permesso a un gruppo di utenti di Cannabis per la terapia del dolore di seguire gli effetti delle loro prescrizioni passo dopo passo durante la cura. I ricercatori erano anche interessati a come la Cannabis influenzi la qualità del sonno delle persone.
Lo studio è stato condotto dai professori psicologi Jacob Miguel Vigil e Sarah See Stith del Dipartimento di Studi economici dell’Università del Nuovo Messico. Lo troverete completo ed in lingua originale qui.
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3.300 pazienti con dolore cronico hanno valutato le loro condizioni dopo aver consumato CBD o THC inviando informazioni utilizzando il proprio smartphone. Si tratta di misurare con precisione l’efficacia del THC rispetto al CBD.
I ceppi di Cannabis Indica hanno dimostrato di essere i più efficaci nell’aiutare a combattere il dolore e l’insonnia. Sebbene la Sativa usata dai pazienti contenesse anche alti livelli di THC.
“Nel nostro studio, il CBD sembra avere scarso effetto, mentre il THC produce miglioramenti misurabili nel sollievo dei sintomi. Questi risultati giustificano la legalizzazione di tutti i tipi di Cannabis, oltre alla cugina Canapa, in modo che la Cannabis contenente THC possa essere più ampiamente disponibile al pubblico per uso farmaceutico. “
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I ricercatori affermano che la scarsa efficacia del CBD nel trattamento dei sintomi studiati potrebbe essere dovuta a un’etichettatura imprecisa del contenuto di alcuni prodotti a base di CBD negli Stati Uniti. Sfortunatamente, questo è un problema diffuso nel settore in tutto il mondo.
Il THC può anche semplicemente rafforzare l’esperienza o la consapevolezza del sollievo dei sintomi. Immaginate se si scoprisse scientificamente che il THC, usato correttamente, sarebbe molto buono per il corpo e la mente.
Allora THC più efficace del CBD? Alla fine è la combinazione di queste due molecole che fornisce risultati promettenti, come rivelato da questo studio del produttore GW Pharmaceuticals. A fortiori l’effetto entourage ci indica che sia la Cannabis nel suo complesso ad aver proprietà medicinali ancora tutte da scoprire.
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Fonti: Le Cannabiste.com
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– Jean Pierre Ceccaldi e François-Xavier Mombelli per The Blinc Group NYC–
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