Studio: relazione tra dieta e assorbimento del CBD

Pubblicità

L’azienda farmaceutica Cannabica di origini britanniche GW Pharmaceutical ha recentemente concluso uno studio che analizza la relazione fra le nostre scelte alimentari e la velocità alla quale il nostro corpo metabolizza il Cannabidiolo.

Quando c’è fumo e arrosto, oggi Le Cannabiste accoglie Luca Marani da Berlino.

* * *

 

#Dieta

Come sappiamo, non è semplice stabilire la giusta quantità di assunzione di CBD per l’utente medio: tanto per cominciare, non è assolutamente semplice individuare le caratteristiche di questo fantomatico “utente medio”. Inutile dire che il tema rappresenta un aspetto rilevante della ricerca scientifica rispetto al consumo di Cannabinoidi.

I ricercatori della GW, la società responsabile della produzione degli unici farmaci Cannabinoidi approvati dalla FDA, il Sativex e l’Epidiolex, hanno recentemente pubblicato uno studio che osserva ed analizza la farmacocinetica del consumo di CBD. Lo studio, pubblicato il 3 febbraio 2020, è stato condotto svolgendo un esperimento su un campione di 30 persone, e ha presentato cinque diverse variabili di dieta.

gw pharmaceuticals logo

* * *

Pasti altamente calorici, pasti a basso contenuto calorico, consumo di latte intero, consumo di alcol e, come condizione di riferimento, stato di digiuno. In altre parole, in questo esperimento si è cercato di scoprire come i diversi tipi di pasto possono influenzare l’assorbimento del CBD nel corpo di un adulto sano.

Ai pazienti sono stati somministrati 750 mg di CBD, e il gruppo di ricerca ha successivamente raccolto campioni di sangue fino a quattro giorni dopo l’assunzione del Cannabinoide, monitorando i livelli di esposizione al Cannabidiolo manifestati dal suo campione. Ogni persona ha ricevuto la suddetta somministrazione in tre delle cinque possibili condizioni.

* * *

Studio Dieta CBD
Credit Pixabay

#Studio

I ricercatori hanno scoperto che, rispetto al digiuno, un pasto altamente calorico prima del consumo di CBD incrementa la metabolizzazione del Cannabinoide fino a quattro volte. In altre parole, in presenza di un pasto pesante, il Cannabidiolo viene assorbito maggiormente dal nostro corpo.

Un pasto a basso contenuto calorico presenterebbe effetti simili ma meno intensi, aumentando l’assorbimento di circa tre volte. Avendo consumato mezzo litro di latte, l’esposizione del paziente alla sostanza è aumentata del 240% rispetto alla condizione di riferimento (il digiuno), mentre l’ingestione di cinque dosi di alcol (circa 40 grammi) ha causato un aumento medio del 160% circa.

Studio Dieta CBD
Cannawine Credit cadenaser.com

* * *

Tuttavia, in termini di effetti medici del Cannabidiolo, non è stata notata alcuna differenza sostanziale nei soggetti osservati. L’unica variazione rilevata è la durata della presenza di metaboliti di CBD nell’organismo: mentre se rimanevano presenti solamente per quattro ore negli individui a digiuno, il gruppo degli alcolici ha mostrato un modello di rilevabilità di altre dieci ore.

In altre parole, il consumo di alcol farebbe sì che il sistema delle persone ‘digerisca’ il CBD su un periodo di tempo più lungo. La dose molto alta di Cannabidiolo somministrata, secondo quanto riferito, ha causato lievi effetti collaterali (come mal di testa, stanchezza o nausea) in circa la metà dei soggetti osservati.

Tuttavia, considerando lo stato di digiuno in cui tutti sono stati testati, o l’ingestione di cinque dosi di alcol dopo essere rimasti a digiuno per dieci ore, il fatto non risulta minimamente sorprendente, e non è stato considerato di rilevanza scientifica.

* * *

via GIPHY

#Conclusione

Come era già noto, i Cannabinoidi sono molecole lipofile, che tendono cioè a legare con i grassi, quindi questi risultati potrebbero non risultare molto sorprendenti per appassionati e professionisti del settore. Tuttavia, è interessante notare come l’aumentata esposizione del corpo al Cannabinoide non si sia tradotta in una differenza rilevante nei suoi effetti medicinali.

Questo studio costituisce un primo passo sul sentiero per raggiungere una possibile posologia del CBD, ma lascia comunque aperta la questione di come incrementi gli effetti medici nei pazienti.

* * *

unnamed

Luca Marani è un divulgatore ed attivista Cannabico di Bologna, al momento residente a Berlino. Ha vissuto dall’interno la scena Cannabica italiana e europea per oltre 10 anni, 4 dei quali passati nel cuore pulsante del settore, Barcellona.

Si è laureato nel 2017 presso l’Universitat Pompeu Fabra di Barcellona, con un Master in Filosofia Politica, scrivendo una tesi su quello che era lo stato del quadro legislativo della Cannabis medica in Spagna all’epoca, e su come questo abbia influenzato i diritti della comunità spagnola dei consumatori di Cannabis medica alla dignità e alla qualità della vita.  

Attualmente scrive per alcune riviste sulla Cannabis, tra cui Le Cannabiste Italia e Leafreport.

* * *

Fonti: GW Pharmaceutical

Commenti, reazioni: Le Cannabiste su Facebook / Twitter

– Luca Marani e François Xavier Mombelli per The Blinc Group NYC–

–Le Cannabiste 2018 Tutti diritti riservati –

* * *

Informazioni su Jean-Pierre 66 Articoli
Chief redactor and founder of the international magazine : LeCannabiste.com. I'm a blogger / Journalist specialized with Cannabis informations; I was chosen by The Blinc Group Canna-business Incubator to represent them in Europe. I Do publish quite a lot of press articles and news in both English or French about the Cannabis industry in general.