La tribù Sioux Oglala ha votato un referendum in favore della legalizzazione controllata della Cannabis sulla riserva di Pine Ridge. Si trova nello stato del Dakota del Sud, dove la Cannabis rimane illegale. Le vendite di Maria per uso medico, ma anche per uso ricreativo e sociale, dovrebbero poter essere realizzate su un mercato inquadrato dall’autorità tribale, sotto l’autorità dei capi Sioux.
È il momento del Calumet della pace su Le Cannabiste.
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#Gente Sparsa
Gli Oglala sono una delle sette tribù dei nativi americani Teton Lakota meridionali, originariamente insediatasi nelle Grandi Pianure, i cui discendenti tuttora vivono in alcune riserve indiane. Il nome O-ma-glala significa “coloro che si disperdono” o “gente sparsa”. Ancora oggi gli Oglala vivono nelle riserve assegnate loro dal governo statunitense (nella fattispecie la riserva indiana di Pine Ridge).
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I conflitti tra gli Oglala e il governo americano iniziarono ad accendersi a partire dalla metà dell’Ottocento, con l’Apertura da parte degli Stati Uniti del “Sentiero di Bozeman”, che attraversava il territorio lacustre e fece fuggire i bisonti, essenziale per cibo e vestiario nella vita dei nativi nordamericani.
Più recentemente continuano a lottare, oramai da anni, contro un oleodotto che dovrebbe attraversare e rovinare le loro terre.
#Cannalumet
Storicamente, la Cannabis nelle 326 riserve indiane americane era in gran parte soggetta agli stessi regolamenti della Cannabis negli Stati Uniti. Tuttavia una nota esplicativa del dicembre 2014 affermava che le politiche di non interferenza del governo federale in materia di Cannabis applicate ai 50 stati, si sarebbero applicate anche alle riserve indiane riconosciute.
Ciò che gli storici ci dicono, la maggior parte delle volte, è che gli indiani del Nord America non sono stati grandi fan della Cannabis in passato.
Tuttavia, gli studiosi dubitano che la Cannabis fosse parte integrante delle culture delle tribù native del Nord America. Con poche eccezioni, la Cannabis non ha avuto un ruolo importante nelle molte credenze e cerimonie religiose degli aborigeni. »Fonte Leah Spicer Parlamento canadese – Biblioteca
Abbiamo trovato qua e là tracce di Canapa in vecchie pipe … Sappiamo anche che le madri e le nonne della cultura indiana nordamericana, hanno avuto tendenza a rotolare strane sigarette per secoli… Una semplice tradizione a quanto dicono.
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Tra le tribù indiane del Nord America, la vendita di Cannabis legale non è davvero una nuova storia. Sappiamo che gli indiani della tribù Paiute sono diventati specialisti nel Drive-In della marijuana sul lato della Strip di Las Vegas.
Un altro esempio in Oklahoma con i Cherokee che vorrebbero recuperare le licenze per vendere l’Erba come quelle che consentono l’apertura dei casinò.
#Orso che corre
Non possiamo perdere l’occasione di presentarvi Julian Bear Runner che potrebbe tradursi come Julian “Orso che corre”.
È il capo dei Sioux del Sud Dakota, un leader democraticamente eletto.
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Sotto la guida di un nuovo presidente, Julian Bear Runner, la tribù sostiene che la sua sovranità gli dà il diritto di crescere e vendere Cannabis. Il suo ufficio lo presenta come una spinta per l’economia locale, che fornirebbe lavoro e porterebbe denaro per riparare strade in rovina. »Fonte Leafly
È un problema per i proibizionisti nello stato del Dakota del Sud, dove si trova la riserva indiana Sioux.
Il divieto di Cannabis negli Stati Uniti risale al 1937. E dal lato della Cannabis, nel Dakota del Sud, siamo ancora nel 1937.
Arresti, piantagioni distrutte, persecuzione degli utenti, il Dakota del Sud assomiglia un po’ all’Italia quando si tratta di piante verdi per uso sociale.
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Nel 2006 e nel 2010 due volte, le leggi per allentare il divieto di Cannabis sono state proposte nel referendum in questo Stato.
L’ultima volta che il popolo ha votato in un referendum, il 63% degli elettori ha respinto l’idea della Cannabis terapeutica nel Dakota del Sud, uno Stato molto conservatore.
Al contrario nella riserva di Pine Ridge :
- il 74% degli elettori approva la vendita di Cannabis ricreativa
- L’82% approva la vendita di Cannabis terapeutica
- Solo il 12% per legalizzare l’alcool nei casinò – proposta respinta –
Le soluzioni favorite dal progetto tribale tendono all’autogestione della produzione di Cannabis, un’economia circolare e sostenibile. In ogni caso, questa è l’opinione di “Chase Eye of Steel”, il portavoce della nazione Sioux.
“Abbiamo bisogno di una soluzione interna, rigenerativa e autonoma” Chase Iron Eyes – Fonte Leafly
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La nazione Sioux sarà la prima comunità indiana in Nord America a legalizzare la Cannabis in uno stato ostile a questo principio. Le prospettive economiche sono altissime per una delle comunità più povere d’America.
Dopo aver subito le devastazioni del gioco d’azzardo, l’alcool e il divieto della Cannabis da parte dell’uomo bianco per mezzo secolo, i nativi americani confinati nella loro riserva stanno senza dubbio usando la Maria come una vendetta economica e sociale senza precedenti.
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Fonti: Chicago Tribune /// Wikipedia /// APNews /// CSIA Nitassinan /// Lakota People /// Leafly /// Senat Canada
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– Jean Pierre Ceccaldi e François-Xavier Mombelli per The Blinc Group NYC–
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